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Sul finire dell’Ottocento, su una remota isola al largo della costa del New England, due guardiani del faro rimangono intrappolati e isolati a causa di una tempesta apparentemente senza fine. Finiscono così con l’ingaggiare una battaglia contro la propria volontà, mentre aumentano le tensioni a causa delle forze eccessive e misteriose (reali o meno) che li circondano...

Spoiler  Verso la fine del XIX secolo, un uomo di nome Ephraim Winslow si reca su un'isola remota al largo delle coste del New England per lavorare un mese come guardiano del faro, sotto la supervisione dell'anziano e irascibile custode, Thomas Wake. Nei suoi alloggi, Winslow scopre nascosta la statuetta di una sirena che decide di tenere per sé. Wake si dimostra subito molto esigente, assegnando a Winslow lavori sempre più pesanti, come occuparsi di svuotare i loro vasi da notte e trascinare pesanti contenitori di cherosene su per il faro, vietandogli però categoricamente di accedere alla cima, da dove proviene la luce; Winslow nota infatti che ogni sera Wake sale di nascosto in cima al faro e si spoglia dinanzi alla luce.

Nel corso della sua permanenza sull'isola, Winslow inizia a soffrire di allucinazioni su mostri marini e tronchi che galleggiano in mare, e inizia a masturbarsi di nascosto sulla statuetta della sirena. Continua inoltre a osservare gli strani comportamenti di Wake e a venire infastidito nelle sue mansioni da un gabbiano guercio che gli viene intimato di non uccidere, per via della superstizione secondo cui questi volatili altro non sono che la reincarnazione di marinai morti. Una sera, mentre cenano, Wake gli rivela di come il suo ultimo assistente sia morto in circostanze misteriose dopo essere impazzito, mentre Winslow racconta di essere un boscaiolo venuto lì dal Canada in cerca di un nuovo lavoro. Il giorno prima della sua partenza, Winslow scopre che un gabbiano morto è finito dentro la cisterna, intorbidandone irrimediabilmente le acque. Attaccato dal solito gabbiano, lo uccide brutalmente in preda alla rabbia: il vento comincia a cambiare drasticamente direzione e la sera una violenta tempesta colpisce l'isola. Winslow e Wake passano la notte a ubriacarsi e, il mattino seguente, la tempesta continua a infuriare, impedendo l'arrivo del traghetto. Mentre esce a svuotare i vasi da notte, Winslow nota un corpo sulla riva e scopre che si tratta di una sirena, che si risveglia e gli urla addosso, costringendolo a scappare. Tornato agli alloggi, Wake lo informa che la tempesta ha guastato le provviste e che, in assenza dei rifornimenti, non ne avranno di nuove per settimane.

I due recuperano una cassa sotterrata alla base del faro che dovrebbe contenere provviste di riserva, ma la trovano piena di bevande alcoliche. Nei giorni seguenti, mentre la tempesta non dà segno di calmarsi, Winslow e Wake continuano a ubriacarsi, alternando i momenti di intimità a quelli di ostilità. Una notte, Winslow tenta senza successo di rubare le chiavi del faro a Wake mentre questo dorme, per scoprire cosa ci sia in cima. In seguito, in preda alle allucinazioni immagina di trovare in una trappola per aragoste la testa del precedente assistente di Wake, priva dell'occhio sinistro come il gabbiano che ha ucciso. Confessa poi di chiamarsi in realtà Thomas Howard e che Ephraim Winslow è l'identità di un boscaiolo suo superiore, morto in un incidente che non era riuscito a impedire. Wake inizia a inseguire Howard, accusandolo di aver "sputato il rospo" e distruggendo la loro unica scialuppa con un'accetta; una volta incapacitato, sostiene però che sia stato Howard a inseguirlo e distruggere la scialuppa. Rimasti senza alcolici, i due bevono un intruglio di miele e trementina, mentre la tempesta peggiora inondando gli alloggi.

Il mattino seguente, Howard trova il diario di bordo di Wake, da cui scopre che questo intende spedirlo via senza paga in quanto pessimo assistente. Wake in tutta risposta gli dà del debole e Howard, stanco delle sue angherie, lo attacca: nel combattimento, Howard ha altre allucinazioni della sirena, del vero Winslow e di un Wake dall'aspetto di Proteo. Alla fine, riesce a sottomettere Wake e lo porta alla buca alla base del faro per seppellirlo vivo. Mentre viene sepolto, Wake lo maledice, augurandogli un fato "da Prometeo". Howard si ferma per prendergli le chiavi della cima del faro, ma Wake si libera e lo colpisce alle spalle con l'accetta, che Howard usa per finalmente ucciderlo. Accede infine alla cima per vedere la luce: qui, la lente di Fresnel si apre da sola e l'uomo osserva e tocca il suo interno, mettendosi a urlare di dolore fino a cadere giù per le scale del faro. Tempo dopo, Howard giace sulla scogliera dell'isola nudo e senza un occhio, mentre uno stormo di gabbiani mangia le sue viscere esposte.