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Durante una notte di scontri in Val di Susa contro gli attivisti NO TAV, l'ispettore Pietro Fura, comandante della squadra Roma del Reparto mobile rimane gravemente ferito dal lancio di una bomba carta. La sua squadra, guidata dal veterano ispettore Valenti detto Mazinga, reagisce al ferimento aggredendo in maniera feroce i manifestanti. Dopo il ferimento Fura è costretto ad abbandonare la polizia e viene sostituito dall'ex comandante del reparto mobile di Senigallia Michele Nobili, disprezzato dagli altri agenti per aver testimoniato contro dei colleghi a un processo per violenze subite da un detenuto. Nel frattempo, dopo che uno dei manifestanti entra in coma, viene aperta un'indagine interna su quanto avvenuto durante gli scontri e viene inviato un procuratore da Torino per accertare le responsabilità. La squadra reagisce all'indagine in maniera compatta negando ogni coinvolgimento, e respingendo le accuse, ma gli interrogatori e la pressione mettono a dura prova gli agenti ciascuno dei quali deve anche combattere con problemi personali extra lavorativi.