- Il nostro voto: 5
Un affascinante ladro e un gruppo di improbabili avventurieri realizzano il colpo del secolo recuperando una reliquia perduta. Ma le cose si mettono male quando il gruppo si imbatte nelle persone sbagliate.
Spoiler Il bardo Edgin Darvis ha trascorso anni a lavorare come membro degli Arpisti, delle spie che giurano di combattere la tirannia e le ingiustizie senza chiedere nulla in cambio, fino a quando sua moglie è stata uccisa da uno dei Maghi Rossi che aveva affrontato in missione portandolo a rinnegare il giuramento come membro degli Arpisti. Accompagnato dalla barbara Holga Kilgore, Edgin ha tentato di rifarsi una vita insieme a Holga e a sua figlia Kira dedicandosi al furto, formando una squadra con lo stregone dilettante Simon Aumar ed il ladro Forge Fitzwilliam. Una missione li ha portati a infiltrarsi in un'ex roccaforte degli Arpisti dove Edgin intende recuperare la Tavoletta del Risveglio, una artefatto magico che permette di resuscitare chiunque, anche chi fosse stato ucciso da una lama dei Maghi Rossi, che gli avrebbe permesso appunto di resuscitare sua moglie, ma la nuova alleata di Forge, Sofina, si rivela essere una maga rossa che approfitta dell'irruzione per rubare un corno magico dalla roccaforte: nella colluttazione che ne segue, Simon e Forge riescono a scappare, mentre Edgin e Holga vengono catturati. Due anni dopo, i due scappano dalla prigione, apprendendo che Forge è ora il tutore di Kira ed è diventato il Signore di Neverwinter.
Forge le ha inoltre detto che Edgin è stato catturato perché voleva solo essere ricco, piuttosto che rivelare il vero motivo del furto. Quando Forge tenta di far giustiziare Edgin e Holga, i due scappano e decidono di reclutare una nuova squadra per entrare nel caveau di Forge e recuperare la tavoletta magica come prova che Edgin sta dicendo la verità a Kira. I due quindi rintracciano Simon, un ladruncolo che si destreggia senza troppo successo con la magia, per usare la sua magia, e Simon suggerisce di reclutare anche Doric, una tiefling druida che accetta di aiutali per salvare l'Enclave di Smeraldo dalla tirannia di Forge. Le capacità da mutaforma animale di Doric consentono al gruppo di saggiare le difese attorno al caveau, ma Simon dichiara che gli manca il potere per disabilitare i suoi complessi incantesimi di protezione. Ricordando la storia di una reliquia recuperata dal suo popolo che avrebbe avuto un tale potere, l'Elmo della Disgiunzione, Holga li conduce in un vecchio cimitero, nel quale Simon interroga i morti con un talismano (che rianima un morto che torna tale dopo aver risposto a cinque domande). Il gruppo fa risalire la reliquia a Xenk Yandar, un eroico paladino sopravvissuto ai Maghi Rossi, che hanno distrutto il suo paese quando era un bambino, che accetta di condurli all'elmo a patto che Edgin prometta di distribuire la refurtiva alla popolazione. Xenk guida il gruppo nella città sotterranea dove ha nascosto l'Elmo, in più Simon scopre che il bastone da passeggio regalato a Holga dal suo ex marito Marlamin è in realtà un Bastone del Qua e Là, una reliquia che consente il teletrasporto a corto raggio. Grazie ad esso recuperano l'elmo ma il gruppo si trova ad affrontare gli assassini Thay mandati da Sofina e un drago cicciotello. Grazie all'ingegno di Edgin e uno dei pochi incantesimi funzionanti di Simon il gruppo riesce a uscire dal sottosuolo. Dopo aver recuperato l'Elmo, Xenk se ne va ma non prima che ricordi a Edgin la sua promessa, tuttavia Simon a causa delle sua mancanza di autostima non riesce a padroneggiare il potere della reliquia.
Tutto il gruppo sembra essere pronto a mollare allora Edgin confessa è lui il vero responsabile della morte di sua moglie poiché pensato che meritassero di più rubò uno dei tesori dei maghi rossi e questi per riprenderselo arrivarono a casa sua uccidendo sua moglie, per questo non vuole arrendersi. Allora su suggerimento di Holga organizzano un nuovo piano per teletrasportarsi all'interno del caveau e rubare le ricchezze di Forge durante i nuovi Giochi che quest’ultimo ha riaperto. Tuttavia, quando Simon riesce padroneggiare l’Elmo, acquisendo fiducia in se stesso, e il gruppo si infiltra nel caveau, esso appare vuoto, portando Edgin e gli altri a rendersi conto che Forge ha spostato le reliquie in una camera sotterranea sotto l'arena principale. Edgin viene catturato da Sofina, che si finge Kira per intrappolarlo, ma con uno stratagemma riesce a sfuggire all'esecuzione convincendo Forge a mettere il gruppo nei Giochi, permettendo così alla squadra di scappare durante la gara. Capiscono che l'alleanza di Forge con Sofina ha uno scopo più grande: Forge scapperà con le ricchezze di coloro che stanno scommettendo sui Giochi, permettendo nel mentre a Sofina di lanciare un antico rituale, la Morte che Chiama, per trasformare i partecipanti e gli abitanti riuniti nei suoi schiavi zombi, usando il corno rubato due anni prima. Raggiunta la barca dove Forge aveva trasferito le sue ricchezze, quest’ultimo dimostra a Kira che Edgin stava dicendo la verità, minacciando la giovane per convincere il bardo a rinunciare alla barca, ma il gruppo riesce a mettere fuori gioco Forge e a fuggire con le sue ricchezze.
Tuttavia, assistendo all'inizio del rituale di Sofina, Edgin decide di tornare indietro e salvare Neverwinter, utilizzando il bastone per trasportare le ricchezze rubate di Forge in tutta la città in modo da attirare le persone fuori dallo stadio, mantenendo la promessa fatta a Xenk. Indignata per la sua sconfitta, Sofina attacca il gruppo, scontrandosi con Simon: il tentativo di Sofina di usare un incantesimo di arresto del tempo fallisce quando Simon annulla l'incantesimo, consentendo a Kira di usare un ciondolo dell'invisibilità, che Edgin e Holga le avevano regalato da bambina, per posizionare un braccialetto anti-magia su Sofina in modo che la squadra possa sconfiggerla. Tuttavia, durante lo scontro Holga è stata ferita a morte durante la battaglia e poiché è la lama di un mago rosso Simon non può fare nulla, allora Edgin e Kira decidono di usare la tavoletta per riportarla in vita, essendo Kira molto più legata a lei che alla madre mai conosciuta. Risvegliatosi dall’incantesimo di Sofina, il vecchio Lord di Neverwinter dichiara la squadra eroi del regno, assicura protezione all'Enclave di Smeraldo, mentre Forge viene catturato mandato in prigione da Xenk. Davanti alla commissione per la richiesta del perdono, Forge tenta di evadere - usando la stessa tattica usata dai protagonisti durante l'evasione all'inizio del film - , ma fallisce nel tentativo poiché la finestra (distrutta dai protagonisti durante l'evasione ad inizio film) è stata murata anziché riparata. La scena a metà dei titoli di coda mostra uno dei cadaveri risvegliati dal talismano di Simon, ancora vivo dopo che la banda lo ha lasciato, il quale supplica che gli venga fatta un'altra domanda per tornare morto.